lunedì 31 dicembre 2012

Le custodie per il cellulare

Tempo fa ho cambiato cellulare causa morte del precedente, e cercando una custodia mi sono imbattuta in una dura verità: si trovano milioni di custodie per gli smartphone appena usciti, ma per quelli non di nuovissima generazione c'è poco o nulla.
Ho pensato allora che, per chi come me lo tiene prevalentemente in borsa, non è necessario avere una custodia antiurto, ma basta un qualcosa che lo protegga più che altro dai graffi. E quindi libero spazio alla fantasia, perchè fare una custodia per un cellulare cucendola, oppure anche a maglia o uncinetto, permette di ottenere qualcosa di personalizzato e magari di riciclare qualche piccolo scampolo o qualche avanzo di lana.
Questi sono alcuni schizzi che ho fatto con qualche idea, ancora da realizzare, basandomi sugli scampoli di stoffa che avevo disponibili in casa.
Magari potrebbero essere anche una graziosa idea regalo per un'amica!


domenica 23 dicembre 2012

lunedì 17 dicembre 2012

Babbo Natale e i suoi folletti

L'idea di realizzare Babbo Natale e i folletti utilizzando tappi di bottiglia l'ho presa dall'Enciclopedia del Natale di Cose di Casa che è uscita in edicola l'anno scorso. Ho fatto solo qualche modifica nella realizzazione, ad esempio i cappelli, fatti in pannolenci, sono cuciti con ago e filo invece che con la spillatrice perchè ho utilizzato i folletti come segnaposto e quindi era visibile anche il dietro.
I tappini sono colorati con acrilico e i piedi con le babbucce a punta sono ritagliati nel cartoncino colorato.
Ho usato Babbo Natale e alcuni folletti per il centrotavola, disponendoli semplicemente su un piatto e aggiungendo pigne colorate e non, ghiande, arbusti secchi eccetera.
Gli altri, appoggiati su un cartoncino con il nome dei commensali, sono diventati dei segnaposto... e dei piccoli regali per gli invitati al pranzo di Natale!


lunedì 10 dicembre 2012

La ghirlanda

Per fare questa ghirlanda serve una ciambella di polistirolo, del nastro di raso rosso e degli scampoli di stoffa rossi e verdi. Metà della ghirlanda è semplicemente rivestita arrotolando intorno alla ciambella del nastro di raso (più alto è il nastro più veloce risulta il lavoro) fissato alle due estremità al polistirolo con degli spilli, che poi verranno nascosti dai triangolini di stoffa.
La seconda parte della ghirlanda è un po' più laboriosa, perchè dovrete preparare i triangolini uno per uno e piegarli aiutandovi con il ferro da stiro, in modo che rimangano ben chiusi. I metodi che potete usare sono due, che vedete illustrati qui sotto, a partire da un quadratino di stoffa (io ho usato il primo, ma con il secondo otterrete una piegatura che costituisce un ulteriore elemento decorativo).


Dovete scegliere per i triangoli delle dimensioni che siano proporzionate al diametro della ciambella. Una volta ottenuti tutti i triangolini dovete fissarli alla ciambella con gli spilli: partendo dal basso fissate i due verdi, all'interno e all'esterno della ciambella, e sovrapponete quello rosso centrale sul davanti e sul dietro, e procedete in questo modo fino alla cima della ciambella. In questo modo gli spilli restano tutti nascosti. Per nascondere gli spilli in cima, che restano a vista, arrotolate intorno alla ciambella un pezzettino di raso, e poi guarnite con un fiocco oppure con quello che vi ispira la fantasia!


lunedì 3 dicembre 2012

Le palline per l'albero di Natale

Ecco un'idea per delle decorazioni fatte a mano per l'albero di Natale, fatte con la tecnica del patchwork su polistirolo. La mini-ghirlanda è la più semplice: basta arrotolare intorno ad un piccolo anello di polistirolo un nastrino di raso, da fissare in fondo con uno spillo, che verrà poi coperto da un piccolo fiocco o qualunque altra cosa vi suggerisca la fantasia.
Per le palline a motivo geometrico basta incidere leggermente la pallina di polistirolo con un trincetto, creando un motivo a spicchi oppure prima a metà e poi in quattro spicchi della stessa grandezza (trovate gli schemi nell'immagine). A questo punto scegliete del cotone leggero con motivi o colori natalizi. Appoggiate un pezzettino di stoffa sulla parte della pallina che volete ricoprire e aiutandovi con con il retro della lama del trincetto infilate la stoffa nei contorni che avete inciso prima. Poi, con delle forbicine, ritagliate la stoffa il più possibile vicino al punto di inserimento ed inserite nel taglio il tessuto in eccesso. Dopo aver decorato tutta la pallina non resta che guarnire i tagli con trine o nastrini e naturalmente con un anellino per appendere il tutto.
La pallina con l'albero si crea allo stesso modo dopo aver inciso il disegno, ma per rendere più facile tendere la stoffa conviene suddividere il retro in spicchi o quadrati. Sul retro potete decidere se decorare o meno i vari tagli. L'alberino è rifinito sui bordi con un piccolo cordoncino dorato e con delle paillettes inserite con gli spilli.
Buon divertimento!


venerdì 23 novembre 2012

Regali... felini!

Ecco che è giunto il momento di pensare al Natale, e magari a qualche modo sfizioso di impacchettare i regali.
L'hanno scorso ad esempio mi è venuta un'ispirazione per confezionare tre topolini giocattolo da regalare ad altrettante gatte: si sa, Natale è festa per tutti, anche per gli amici animali!
Ho preparato delle piccole calzine in pannolenci a forma di zampetta felina: ho fatto prima delle sagomine di carta per ritagliare il panno, poi ho unito i due pezzi in panno rosso sul dritto a punto festone con il filo bianco, in modo da creare un effetto decorativo. Ho cucito su un lato anche un piccolo anellino di panno bianco per appendere le calzine. Il bordo bianco e gli altri particolari invece sono incollati. Ho poi inserito i topini mettendo sul fondo della calza in modo che il musino spuntasse fuori, e ho aggiunto un bigliettino di carta con il nome della micia attaccato al bordo con una graffetta colorata.


mercoledì 14 novembre 2012

Candele 4 stagioni

Ecco un set di quattro candele diverse, una per ogni stagione. Per la primavera ho fatto un semplice cero bianco, e ho decorato il portacandele in vetro con un fiore in carta pirkka.
Per l'estate ho fatto una candela azzurra, l'ho messa in una contenitore in vetro, appoggiata su uno strato di sabbia, e poi ho aggiunto tutto intorno delle conchiglie raccolte sulla spiaggia.
Per l'autunno invece ho scelto dei colori rappresentativi dell'ingiallire delle foglie: il giallo per la candela, preparata usando come stampo un bicchiere di vetro, e il rosso delle foglie di vite americana. Le foglie sono vere, seccate tra due fogli di carta assorbente schiacciati sotto una pila di libri. Per ottenere questa decorazione occorre stendere sulla parete del bicchiere un sottile strato di cera e farci aderire le foglie. Una volta asciutto si procede a completare come di consueto la candela.
Per l'inverno invece ho fatto una candela che ricordasse una palla dell'albero di Natale, usando cera rossa e decorando poi con brillantini argento incollati con colla vinilica sulla candela asciutta. Per la base ho usato un anello di polistirolo ricoperto con nastro argentato.
Se volete dare un tocco in più potete profumare le candele usando quattro essenze diverse, adatte alla stagione!


venerdì 9 novembre 2012

Candele fatte in casa!

Fare candele parte 1: Le candele di cera

Per realizzare delle candele in cera avete bisogno dei seguenti materiali, che potete trovare nei negozi di hobbistica oppure in una mesticheria ben fornita:
Paraffina e stearina: devono essere preferibilmente in scaglie, altrimenti dovrete lavorare con una grattugia per formaggio!
Pentoline: una pentolina preferibilmente antiaderente per sciogliere la cera e una più grande per il bagnomaria
Stoppino: dovete utilizzare uno stoppino di diametro proporzionato a quello della candela, altrimenti la candela farà fumo o si spengerà continuamente. E' utile anche procurarsi gli appositi anelli di metallo per sostenerlo
Coloranti: per ottenere candele colorate potete utilizzare coloranti alimentari (con parsimonia perchè sono molto intensi e con attenzione perchè macchiano, soprattutto le dita!) oppure dei pezzettini di pastelli a cera, anch'essi ridotti in scaglie
Essenze profumate: se desiderate ottenere candele profumate.
Stampi: potete usare stampi appositi, soprattutto per le forme particolari, oppure qualsiasi contenitore di recupero e non, come i bicchieri
Per prima cosa occorre sciogliere a bagnomaria una miscela di paraffina e 20% di stearina (più ne mettete e minore sarà lo sgiocciolamento, ma siccome è piuttosto costosa rispetto alla paraffina questo è un rapporto accettabile). Lo stoppino, tagliato a misura, deve essere immerso nella cera fusa e poi messo ad asciugare disteso. una volta asciutto lo dovete inserire nell'anello di metallo che metterete sul fondo dello stampo, e bloccarlo con uno stecchino sul bordo dello stampo perchè resti centrato.
Aggiungete alla cera fusa colori ed essenze profumate e colate la cera nello stampo. Siccome nel raffreddarsi la cera si contrae può darsi che dobbiate rabboccare un po' di cera durante il raffreddamento. Per facilitare il distacco dallo stampo consiglio di mettere la candela a raffreddare in frigo o in congelatore quando lo stampo risulta non troppo bollente.
Un esempio è questa candela arcobaleno realizzata per recuperare degli avanzi di altre candele: l'unica accortezza è di lasciar asciugare uno strato di cera prima di aggiungere il successivo. Come base ho usato un anello di polistirolo su cui ho arrotolato un nastro di raso.


Fare candele parte 2: le candele di gel

Il materiale necessario è lo stesso delle candele di cera, tranne la sostituzione di questa con il gel. Tenete presente che il contenitore in questo caso non è recuperabile, perciò non usate contenitori preziosi ma usatene comunque di aspetto gradevole (e ovviamente trasparenti!). Si trovano anche gelatine già colorate, ma potete usare i colori per alimenti. Per fissare meglio lo stoppino conviene usare un po' di cera sul fondo del contenitore. Per ottenere una gelatina con poche bolle occorre scaldare con moderazione e agitare il meno possibile la pentola.
Il gel si presta per fare candele che contengano materiale decorativo.

mercoledì 31 ottobre 2012

domenica 28 ottobre 2012

Il poncho e i mezzi guanti

Adesso che sembra arrivato davvero l'autunno, vi propongo un completo formato da un mini poncho e da mezzi guanti coordinati che ho realizzato l'anno scorso per un'amica. Mi sono ispirata a delle idee che ho trovato sulla directory degli schemi a maglia che trovate in bibliografia, mescolando progetti diversi.
Per il poncho ho lavorato a maglia rasata una sciarpa larga quanto la distanza tra la base del collo e metà della schiena, e lunga abbastanza da circondare le spalle. Poi ho cucito un'estremità della sciarpa con l'estremità del lato lungo della sciarpa, come mostrato nello schema qui sotto:


Ho rifinito i bordi inferiori del poncho e lo scollo con due giri di maglia bassa in colore contrastante, e sul bordo della scollatura ho cucito un fiocco ottenuto con un cordoncino tubolare. In questo modo si ottiene un poncho corto e abbastanza scollato.
Per i mezzi guanti invece ho seguito le istruzioni che potete trovare qui usando di nuovo i due colori contrastanti.
Ed ecco qua!



lunedì 22 ottobre 2012

Il porta carta igienica

Per realizzare questo progetto ho deciso di utilizzare il punto croce, che è un'altra delle mie passioni, ma se con il ricamo non ve la cavate potete usare una stoffa colorata, oppure delle applicazioni in tessuto come quelle del cuscino o del set da tavola o anche della passamaneria. Come soggetto del ricamo ho scelto questi simpaticissimi ippopotami riadattando gli schemi che ho trovato su un numero di "Punto croce facile e veloce", una rivista piena di spunti molto fantasiosi e di schemi di varia difficoltà.
Per prima cosa ho preso le misure del diametro dei rotoli di carta igienica, ho considerato qualche centimetro in più per inserirli facilmente e per le cuciture che servono a separare i rotoli tra loro; poi ho considerato la lunghezza delle due parti in alto e in basso e la larghezza dei rotoli, e ho tagliato una striscia di tela Aida adatta a queste misure (più mezzo centimetro su tutti i bordi per gli orli). Con le stesse misure ho tagliato due strisce di cotone bianco.
Dopo aver ultimato il ricamo ho usato una delle due strisce di cotone per foderare il retro del ricamo e proteggerlo, cucendo il cotone e la tela Aida dritto contro dritto e poi rivoltando il lavoro. Ho orlato i bordi della seconda striscia di cotone e l'ho cucita alla parte ricamata in corrispondenza della cima, del fondo e dei punti di separazione tra i rotoli. Poi basta solo inserire in alto un nastrino di raso in tinta per appenderlo e inserire i rotoli!


mercoledì 10 ottobre 2012

Il costume da strega

L'anno scorso mi è venuta voglia di mascherarmi per Halloween... ovviamente da strega! Il cappello già lo avevo, perciò mi sono limitata a due accessori: la gonna in tulle nero e uno scialle "ragnatela". Per il resto sono bastati un paio di fuseaux neri (la gonna è un tantino trasparente...) un golfino nero, un paio di tronchetti viola e un trucco un po' teatrale.


La gonna è stata facile da realizzare, grazie anche ai consigli della signora del negozio di stoffe. Il tulle viene venduto con un'altezza di quattro metri, ma ripiegato in quattro. Ne ho presi due metri e ho lavorato con la pezza ripiegata, così non c'è neppure stato bisogno di fare l'orlo. Ho chiuso la pezza in modo da ottenere un cilindro di un metro di altezza e due metri di circonferenza, e nella parte alta ho ricavato un anello in cui inserire un nastro di raso nero: basta indossare il cilindro, stringere il nastro intorno alla vita e distribuire in modo simmetrico le pieghe che si formano.


Per lo scialle invece ho lavorato all'uncinetto e di fantasia, nel senso che ho completamente improvvisato e trovato le soluzioni adatte man mano che procedevo con il lavoro. Anche le misure usate sono totalmente a caso, diciamo che la parte superiore dello scialle è lunga quanto l'apertura delle mie braccia. Con la lana grigia ho lavorato un bordo a maglia bassa che ho sagomato in modo da ottenere un triangolo. Per la ragnatela invece ho fatto delle lunghe catenelle che ho cucito al bordo in modo da ottenere lo "scheletro" della ragnatela. Poi ho avviato un'altra catenella e ho cominciato a cucirla a spirale sulla struttura ottenuta con il filo forte grigio senza tagliare o nascondere il filo, in modo da dare ancora di più l'effetto tela di ragno. In sostanza ho lavorato la catenella via via che ottenevo la lunghezza adatta per cucire.
Alla fine ho anche aggiunto sui bordi inferiori del triangolo dei mazzi di fili di lana grigia tipo festone.
Poi ho cucito tre ragni di perline nere lavorati secondo lo schema qui sotto. Per farli servono delle rocaille e delle perline a baguette nere e del filo metallico. Si comincia portando la prima fila di perline sul centro del filo, che poi va piegato. Nella fila successiva i due capi del filo passano due volte nelle perle: quello di destra uscirà a sinistra e viceversa, e si continua fino in fondo secondo lo schema, chiudendo poi il filo a fine lavoro. Poi si sagomano le zampine ripiegandole a V rovesciata.
Per un tocco in più procuratevi una bella scopa di saggina!


lunedì 1 ottobre 2012

Il coprivaso con i papaveri

Ecco qui il coprivaso con i papaveri fatto in pendant con il cuscino e ricavato con la parte superiore dei jeans grigi. Per farlo ho tagliato quello che restava delle gambe appena sopra il cavallo, in modo da poter cucire insieme il fondo dei pantaloni ed ottenere una specie di sacco, come ho fatto per realizzare la borsa verde.
Ho decorato sia le tasche posteriori dei jeans che il davanti con dei papaveri esattamente come per il cuscino, e per rendere il coprivaso impermeabile (anche se comunque penso sia meglio usare anche un sottovaso) ho inserito all'interno un sacchetto di plastica di dimensioni adatte che ho fissato sul bordo superiore con la spillatrice.


lunedì 24 settembre 2012

Autunno

Anche se a giudicare dalle temperature non si direbbe è arrivato l'autunno... io me ne sono accorta con un paio di giorni di ritardo!


giovedì 20 settembre 2012

La pittura su legno 5: decorazione a spugnatura

La spugnatura è una tecnica che dà molta soddisfazione, ma è sempre meglio fare prima qualche prova su una parte della superficie che poi rimarrà nascosta, o magari su un foglio di carta per prendere un po' la mano. Prima è necessario stendere un colore di base, su cui poi decorare a spugnatura. Avrete bisogno di un pezzettino di spugna da bagno, anche sintetica, da intingere in un secondo colore a contrasto. Io uso il colore non diluito, per evitare sbavature e, dopo aver intinto la spugna, la ripulisco sul bordo del contenitore per eliminare l'eccesso di colore e far si che esso rimanga solo sui bordi dei buchi della spugna. Ora non resta che appoggiare delicatamente la spugna sulla superficie in modo più o meno casuale a seconda dell'effetto che volete ottenere. Può essere carino anche l'effetto ottenuto strusciando leggermente la spugna sulla superficie... ma fate delle prove!


Qui un esempio di spugnatura azzurra su fondo bianco.

sabato 15 settembre 2012

Il grembiule per il fai da te


L'idea era di cucire un grembiule con delle tasche da usare non per cucinare, ma per quando ci si dedica al fai da te: le tasche servono per tenere a portata di mano tutti gli strumenti necessari al lavoro in corso. Quando io faccio i miei lavori infatti devo cacciare tutto in tasca, perchè Desmo cerca sempre di rubarmi spagnolette, perline e tutto quello che gli capita a tiro per giocarci!
Ho pensato di ricamare le tasche a punto croce su lugana arancione, e ho usato dei soggetti che ho trovato su una rivista di ricamo, dedicati ai lavori a maglia e di cucito. Per il grambiule invece ho utilizzato la stoffa di un pareo che ha decorazioni dello stesso colore della tela da ricamo. Siccome la tela sfilaccia molto, ho deciso di foderare le tasche con lo stesso tessuto del grembiule, in modo da renderle più robuste, anche se in realtà alla fine sono risultate forse un po' troppo pesanti rispetto al grembiule. In breve ho ritagliato la tela da ricamo e la fodera e, una volta ultimato il ricamo, ho cucito i due pezzi dritto contro dritto. Poi ho rifinito i bordi delle tasche con della fettuccia arancio, la stessa che ho usato per i lacci del grembiule. Poi ho cucito le tasche al grembiule e ho orlato tutti i bordi. Ed ecco un grembiule con delle tasche capienti per contenere tutti gli strumenti di lavoro!


mercoledì 12 settembre 2012

La sciarpa di Moebius

Adesso che si avvicina la fine dell'estate e le temperature (per fortuna!) sono in calo, è il momento di cominciare a pensare a qualcosa di caldo e avvolgente per l'inverno. L'anno scorso, a partire da maggio, ho cominciato a preparare sciarpe da regalare a tutti gli amici. Nella ricerca di progetti particolari da realizzare mi sono imbattuta nella sciarpa di Moebius, che mi ha subito incuriosito. La striscia di Moebius è una superficie che ha la particolarità di non avere un esterno e un interno o un sopra e un sotto, esiste un solo lato e un solo bordo. Si può costruire prendendo una striscia di carta, ruotando una delle estremità (una volta, o comunque un numero dispari di volte) e unendo le due estremità.



 Lo stesso si potrebbe fare anche per una sciarpa... ma sarebbe troppo facile! In realtà esiste un tipo speciale di avviatura con i ferri circolari con la quale si può ottenere una striscia di Moebius fatta a maglia senza cuciture! Non provo nemmeno a spiegarvi come si fa, se vi interessa potete trovare un video tutorial qui: è in inglese ma ve la potete cavare solo con le immagini. Più che l'avviatura in sè la cosa complicata è lavorare il primo giro (ho dovuto fare due o tre tentativi per orientarmi) ma poi il lavoro procede normalmente.
Con la lana che ho usato, avviando (se non ricordo male) 160 maglie, ho ottenuto un anello abbastanza largo da ottenere un coprispalle. La cosa strana è che con questa particolare avviatura, sul filo dei ferri circolari si formano due anelli, e, come succede per il nastro di Moebius, dopo aver percorso un giro, ci si trova dalla parte opposta, e solo dopo averne percorsi due ci ritroviamo sul lato iniziale (non è facile da visualizzare senza la striscia davanti!). Questo significa che, lavorando con i ferri circolari, per completare un giro occorre incontrare due volte l'anello segna giro, e che se si vuole ottenere una sciarpa a maglia rasata occorre (almeno credo!) lavorare mezzo giro a dritto e mezzo a rovescio. Lavorando tutto a dritto come ho fatto io si ottiene invece una striscia come quella della foto, in cui la maglia rasata dritta e rovescia si invertono a metà striscia... ma il risultato è comunque gradevole!


lunedì 10 settembre 2012

Il cuscino con i papaveri

Mi mancava un cuscino per il panchetto su cui siedo in cucina che, avendo dei buchi, mi lascia dei bei marchi nel fondoschiena. Per non parlare del fatto che quei buchetti attirano irresistibilmente l'attenzione di Desmo, che ci infila le unghiette (ovviamente solo quando ci sono seduta sopra... sigh!). Volevo qualcosa che richiamasse i colori e i particolari della cucina, così la mia scelta è caduta su un paio di jeans grigi ricamati che si erano ormai strappati. Ho tagliato via le gambe all'altezza dello strappo, le ho aperte, e da una ho ricavato un cerchio un po' più grande del panchetto, mentre con il fondo delle gambe, che erano già orlate, ho ricavato due semicerchi per i dietro. Ho sovrapposto gli orli in modo da lasciare aperto il dietro per inserire l'imbottitura, e ho usato un pezzo di velcro per tenere chiuso il tutto. Poi ho cucito il davanti e il dietro dritto contro dritto e ho rivoltato il lavoro. Sul davanti ho poi applicato dei papaveri ritagliati nel cotone rosso, in modo da riprendere le tende, e li ho decorati con delle paillettes nere cucite intorno al centro giallo del fiore:


Cosa fare con l'altro pezzo dei pantaloni? L'idea sarebbe di fare un coprivaso per una futura pianta di pothos che vorrei mettere in cucina, ma ancora è in via di fattura, quindi sarà oggetto di un prossimo post!

lunedì 3 settembre 2012

Cats Chronicles: Nanne strane


Come si sa i gatti sono noti per la loro fantasia in fatto di sonno, sia per quanto riguarda le posizioni che scelgono per dormire, sia per i luoghi preferiti per il pisolino. Guardate che posto ha scelto questo micino in campagna:


Dentro uno sgabuzzino a circa 50°C, incastrato sotto la scala, dentro la paletta del sudicio (ovviamente con il sudici dentro!).

lunedì 27 agosto 2012

Casa Ignoli Little Garden: Il bug's hotel (realizzato!)


Eccomi di ritorno dalle vacanze (con qualche giorno di ritardo rispetto al programma...) con tante nuove idee da postare, come promesso!
Riprendiamo da dove ci eravamo lasciati, con la realizzazione dell'hotel per gli insetti. Come primo tentativo in realtà più che un hotel ho realizzato una pensioncina, viste le dimensioni ridotte. Per costruire il tutto ho usato come base un pezzo di una cassetta di legno per la frutta, sulla quale ho appoggiato un mattone forato, un guscio di sughero pieno di foglie secche e un mattone in cui ho inserito delle canne di vario diametro. Sotto la base ho fatto uno strato di foglie secche e sassi.
Ho messo il tutto sotto un bel cespuglio di rosmarino: ormai è sfiorito, ma chissà che a partire dalla prossima primavera non attiri tanti insetti pronti a prendere dimora nel bug's hotel! Ecco qui la foto, con l'indicazione degli insetti che dovrebbero popolarlo:

Per la costruzione ho usato tutti materiali di recupero raccolti nel bosco o nella discarica del paese, dove si accumulano i rifiuti ingombranti e gli scarti edili prima dello smaltimento definitivo.

La pittura su legno 4: la finitura

Dopo aver decorato la vostra superficie può essere necessario, anche solo per motivi estetici, usare una finitura. Questo è indispensabile per gli oggetti che dovranno stare all'aperto, nel qual caso il consiglio è di recarsi in un negozio specializzato e chiedere un prodotto adatto alle vostre esigenze.
Nel caso di oggetti da interno potete usare ad esempio la coppale, che esiste in versioni più o meno lucide a seconda delle preferenze.
Se al posto dei colori ad acqua avete usato smalti questo passaggio può non essere necessario.
Tutte le cornici mostrate nei tutorial sono rifinite con il metodo che personalmente preferisco: la cera d'api. Si ottiene una finitura leggermente lucida, impermeabile e facilmente pulibile dalla polvere. Normalmente basta spalmare la cera sulla superficie, lasciar agire qualche minuto e poi rimuovere l'eccesso e lucidare con un panno.

giovedì 2 agosto 2012

Casa Ignoli Little Garden: Il bug's hotel


La famiglia di Casa Ignoli è in partenza per le ferie... in un posto senza connessione Internet. Quindi per una quindicina di giorni non ci saranno nuovi post, ma lavorerò su tanto nuovo materiale per il rientro.
Intanto vi lascio con un progetto che mi piacerebbe realizzare durante queste vacanze: il bug's hotel! Qui potete vedere un esempio tratto dal sito della Ulster Wildlife Trust, dove sono fornite anche istruzioni per la realizzazione:


Si tratta, come dice il nome, di una struttura adatta ad ospitare insetti ed altri invertebrati utili per il giardino. Si realizza con materiali di recupero e si può affiancare a piante adatte ad attirare gli insetti. Nella mia testa, vista anche la struttura del giardino e le relative zone di luce e ombra, ci sarebbe in realtà l'idea di creare, piuttosto che una struttura così compatta, una specie di "albergo diffuso". Vedremo cosa sarò in grado di combinare!
Per ora buone ferie e a presto!

mercoledì 1 agosto 2012

Cats Chronicles: Il topo è servito!


I mici non mettono mai di stupire... Come molti amanti dei gatti sanno bene, i mici hanno una singolare passione per il legno di olivo, per questo Desmo ha una collezione di oggetti di questo materiale che hanno su di lui un effetto migliore dell'erba gatta, fra cui qualche mestolo, qualche pezzo di un tagliere che lui stesso ha distrutto, e il Topo Livio, che di solito abita sotto il divano! Ogni tanto riusciamo a recuperarlo, e guardate un po' cosa ho trovato ieri mattina:


Ecco il Topo Livio pronto per essere mangiato!

martedì 31 luglio 2012

La casetta per gli uccelli

In campagna il nostro giardino è molto frequentato da uccellli di tanti tipi: dalle rondini alle cince, le tortore, storni, pettirossi e perfino il barbagianni! Alcuni tutti gli anni fanno il nido nella facciata della casa, approfittando degli spazi tra le pietre. Ho pensato di mettere in giro nel giardino delle casette per gli uccelli, sempre che riesca a trovare un posto a prova di gatto! Avevo intenzione di costruirle da sola, ma quando sono capitata nel reparto legno di Leroy-Merlin e ne ho trovate alcune già fatte non ho resistito, e ne ho presa una per i piccoli pennuti. L'ho decorata con acrilico rosso e verde e poi, per evitare che fosse troppo carica, ho coperto con una mano di marrone e scartato per riportare alla luce il colore sottostante.
Ecco qui il risultato:


Ora non resta che trovarle un posto adatto e poi aspettare la prossima primavera per vedere se avrà successo!

domenica 29 luglio 2012

La pittura su legno 3: effetto decapato

Un altro modo di decorare una superficie in legno, ad esempio una cornice, è l'effetto decapato, che a volte può essere utile per dare una patina di "antico". Questa è le tecnica usata ad esempio per la cornice indiana, ma anche per quella mostrata qui sotto:


Per ottenere questo effetto si passa una prima mano con un colore di fondo, in questo caso acrilico marrone, poi, una volta asciutto, una o più mani di un secondo colore (oro in questo caso) in modo da coprire il più possibile il colore sottostante. Quindi si "gratta via" il colore in superficie in modo irregolare passando della carta vetrata sottile.

venerdì 27 luglio 2012

La borsa verde

Ecco una borsa realizzata utilizzando un paio di pantaloni e una gonna ormai vecchiotti (ma soprattutto, ahimè, troppo stretti...). In realtà la borsa realizzata dai jeans fa un po' anni '90, ma ho aggiunto qualche particolare un po' diverso, come la chiusura a coulisse. Per realizzare la borsa ho tagliato via le gambe dei pantaloni un po' al di sotto del cavallo, in modo da poter chiudere il fondo della borsa. Dalla gonna invece ho tagliato la parte superiore per realizzare la fodera e la chiusura. La mia idea era di cucire il fondo della fodera e poi inserire il tutto nella borsa rivoltato a rovescio, in modo che le cuciture della gonna risultassero invisibili. In realtà ho fatto, come si dice, i conti senza l'oste: intanto così facendo la coulisse sarebbe rimasta verso l'interno della borsa, e poi la gonna era parecchio più larga dei pantaloni. Così ho dovuto scucire tutto, strettire sia la fodera che il bordo della gonna, e poi riassemblare il tutto cucendolo sul bordo interno dei pantaloni. Per la tracolla ho tagliato due strisce da una gamba del pantalone, le ho giuntate in mezzo per ottenere una tracolla abbastanza lunghe, le ho piegate in due, cucite dritte contro dritto e poi rivoltate. Quindi le ho cucite ai pantaloni come mostrato in figura.


E' stato un lavorone: entrambi i tessuti sfilacciano, quindi ho dovuto sopraggittare tutti i bordi tagliati per evitare che il tessuto di disfacesse... il tutto, come del resto tutte le cuciture, fatto interamente a mano (ma sto studiando il manuale della Singer di nonna!). Se non altro sono piuttosto soddisfatta del risultato!

venerdì 20 luglio 2012

L'abatjour con trina di perline

Ecco qui un modo semplice e di effetto per decorare una abatjour dalle forme semplici, come questa che ho comprato anni fa da IKEA e che in un primo momento pensavo di colorare con i colori per stoffa. Nella figura è riportato uno schema per realizzare la trina, che potete ovviamente modificare secondo le vostre misure o preferenze. Vi servono delle perline di tipo rocaille ed eventualmente qualche perla più grossa per i bordi, un ago per infilare le perle e del filo. Prima di tutto dovete realizzare una fila di perline della stessa circonferenza del cappello della lampada, e poi iniziare a lavorare la trina come nello schema: passate il filo nella prima perlina, ne infilate cinque, passate nella sesta perla dall'inizio del giro, ne infilate altre cinque ecc. Al secondo giro dovete lavorare allo stesso modo ma infilando il filo nella perla centrale dell'asola di sopra, e continuare così ad ogni giro fino alla lunghezza desiderata. A questo punto, sempre passando il filo nella perla centrale dell'asola, infilate una fila di perline, poi, per le tre finali, passate il filo una volta all'esterno e una all'interno, e poi ripassate il filo in tutta la fila di perline prima di bloccarlo. Ed ecco fatto!


martedì 17 luglio 2012

La pittura su legno 2: decorazioni "semplici"

Eccoci con la seconda puntata sulla pittura su legno: la decorazione della superficie trattata. Come detto, a seconda del tipo di colore usato per la decorazione, cambia anche il tipo di pretrattamento. Per le piccole superfici, come ad esempio le cornici, io utilizzo quasi sempre colori ad acqua, come gli acrilici, oppure del semplice impregnante per legno: questi due tipi di pittura permettono di apprezzare le venature del legno, ma fra una mano e l'altra conviene passare la carta vetrata sottile, perchè a contatto con l'acqua il legno "rizza il pelo". Nella figura due tipi di decorazione estremamente semplici: nella prima una stesura monocromatica in acrilico azzurro, nella seconda invece, dopo aver colorato la cornice con acrilico marrone ho aggiunto un bordino dorato, sempre con acrilico, con un pennellino sottile.


lunedì 9 luglio 2012

L'album per le foto

Ecco come ho riciclato un vecchio album per le foto, con le pagine autoadesive ormai ingiallite e inutilizzabili. Prima di tutto ho tolto la vecchia copertina, e per far questo ho dovuto in parte strappare anche la copertura interna. Per nascondere gli strappi ho incollato sull'interno della copertina dei fogli di carta gialla da macellaio ritagliati a misura. Per la copertina dell'album ho ritagliato un pezzo di stoffa un po' più grande per poter ripiegare e incollare i margini all'interno. Sulla parte da decorare ho fatto delle imbastiture per delimitare la grandezza della copertina, in modo da centrare le applicazioni in stoffa: un'ape e tre margherite:


Ho incollato la stoffa sui bordi interni della copertina e ho rifinito con della fettuccia verde, sempre incollata.
Ho dovuto poi fare delle nuove pagine per l'album: usando come modello una vecchia pagina ho ritagliato dei pezzi di cartoncino bristol avorio e dei fogli di velina bianca. Dal cartoncino ho ritagliato anche una piccola costola segnando i buchi della pagina. Ho incollato la velina sul cartoncino in corrispondenza della costola, ho incollato anche questa e ho praticato i fori:
 

Ed ecco il nuovo album pronto per accogliere tante fotografie:





venerdì 6 luglio 2012

Il set da tavola

Ecco che, dopo il suggerimento avuto e dopo un po' di lavoro ho completato il set da tavola composto da cestino per il pane e altri portatovaglioli, un po' diversi dai precedenti:


Per prima cosa ho scelto la forma di fiore a sei petali, e ho ricavato un modello su carta (e non è stato facile, visto che mi sono accorta di non possedere un compasso!) con il quale ho ritagliato due fiori di stoffa bianca (sempre il solito ex lenzuolo di cotone) lasciando un po' di margine per le cuciture. Da scampoli di stoffe colorate ho ricavato i fiori per guarnire i petali e i petali del fiore centrale, che ho poi applicato con la stessa tecnica usata per i portatovaglioli già descritti. Una volta applicate tutte le decorazioni ho cucito questa parte con l'altra rimasta bianca, dritto contro dritto, ho rivoltato il lavoro e applicato le trine colorate su ogni petalo. Per i portatovaglioli il sistema è lo stesso usato per i precedenti, con la sostituzione della fettuccia sul bordo con le trine.
Ed ecco fatto! Ora basta solo imbandire la tavola!

venerdì 29 giugno 2012

La pittura su legno 1: il trattamento della superficie

Siccome l'argomento è un po' lungo ho deciso di dividere il tutorial a puntate. Molti dei suggerimenti derivano dall'esperienza di mamma, che oltre alle cornici si è dedicata anche al restauro e alla pittura di mobili.
Se la superficie da trattare è grezza e senza difetti è sufficiente una passata di carta vetrata sottile. Se invece dovete prima sverniciare la superficie potete usare diversi metodi (anche a seconda del tipo di colore da rimuovere o della vostra pazienza!):
1) Olio di gomito (!): ossia usare carta vetrata oppure lana d'acciaio (di quella per pulire le pentole), adatto per piccole superfici o nel caso di modanature ecc.;
2) Smerigliatrice elettrica: adatta per superfici estese e piane;
3) Sverniciatore: adatto ad esempio per smalti;
4) Sverniciatore chimico: da usare se potete lavorare all'aperto, perchè piuttosto tossico e puzzolente.
Se la superficie ha bisogno di qualche stuccatura, consiglio di usare lo stucco bianco adatto sia per legno che per i muri, perchè sugli stucchi da legno già colorato il colore poi non prende. In caso di stuccature conviene pretrattare tutta la superficie con cementite, che trovate nei negozi di vernici, seguendo le istruzioni sul barattolo per quanto riguarda stesura e diluizione. La cementite può essere utile anche come aggrappante nel caso usiate poi colori non a base d'acqua.
A questo punto siete pronti per la decorazione: qualche spunto nella prossima puntata!

lunedì 25 giugno 2012

La cornice indiana

Nella pagina "A scuola di..." trovate un tutorial dedicato alla pittura delle cornici, o meglio del legno in generale, dove viene spiegato come pretrattare, dipingere e fare la finitura di queste superfici. Intanto però vorrei postare questa cornice che ho fatto per una stampa (o meglio un biglietto) raffigurante Ganesh, che una mia amica mi ha portato dall'India dopo un duro aggiornamento di yoga:


Nel dipingere la cornice, in legno grezzo, ho cercato di usare i colori dell'immagine: prima ho dato una mano di giallo, poi, una volta asciutto, ho usato il rosso, coprendo completamente l'altro colore. Una volta asciugato ho fatto riaffiorare a tratti il giallo grattando via il rosso, in modo irregolare, con la carta vetrata sottile. Sui bordi, con un pennello sottile, ho aggiunto delle Om in rosa.
Dimenticavo: ho usato colori acrilici!

giovedì 21 giugno 2012

Fiocchi di nascita puntata 4...

... e ultima, almeno per ora!
Questo è un fiocco che ho realizzato utilizzando compensato e colori acrilici:


Dopo aver fatto una bozza del disegno ho ritagliato la sagoma e l'ho riportata sul compensato, che poi ho tagliato con il seghetto da traforo. Dopo aver lisciato i bordi e la superficie con carta vetrata sottile ho dipinto con i colori acrilici il viso, le mani e la tutina. Non ho trattato la superficie dipinta con il flatting perchè secondo me viene sempre troppo lucida...
Per rifinire il lavoro ho incollato il bottoncino di legno della tutina, mentre lo "striscione" con l'annuncio della nascita è in carta riciclata azzurra ritagliata con le forbici e zig zag e impreziosito da due fiocchini di raso.

E' arrivata l'estate!

Eccoci qua! E' ufficialmente arrivata l'estate (anche se per la verità l'afa si fa sentire già da qualche giorno...).
Ecco allora una nuova immagine estiva per il blog!


Buona estate a tutti!

lunedì 18 giugno 2012

Il cappello

Da quando ho comprato il libro Cucito creativo di Proppy Treffry sono diventata un'appassionata delle appliquè in tessuto, che ho usato anche per i portatovaglioli. Mentre l'autrice del libro utilizza la macchina da cucire per le sue creazioni, io cerco di riprodurre l'effetto cucendo a mano...
L'ultimo esperimento è stato un nastro decorato da applicare ad un vecchio cappello bianco, che ho lavato e rimesso in forma per indossarlo sabato scorso ad un matrimonio. Eccolo con lo sfondo della magnifica città di Siena:


Per realizzarlo ho utilizzato un nastro azzurro di organza, che ho cucito in modo da ottenere un fiocco piatto. Per nascondere la cucitura del fiocco ho applicato un fiore in tessuto azzurro, realizzato come quello dei portatovaglioli ma "doppiato" sul retro con stoffa bianca, perchè quella a fiori era troppo leggera.
E' bastato poi bloccare il nastro al cappello con dei piccoli punti, e il gioco è fatto!

martedì 12 giugno 2012

I portatovaglioli

Ecco qua un set di sei portatovaglioli facilmente realizzabile con gli scampoli di stoffa che avete in casa:


Per realizzarli ho ricavato da un vecchio lenzuolo delle strisce bianche, di larghezza doppia rispetto allo spessore del portatovagliolo: per dare più consistenza agli anelli infatti ho ripiegato la striscia in due, ho cucito lungo il margine aperto e ho rivoltato, stirando poi l'anello con la cucitura da un lato in modo da appiattirlo. Ho rifinito i due bordi cucendo sul davanti e sul dietro, con il filo nero, la fettuccia da 1 cm ripiegata in due. Per chiudere gli anelli ho ripiegato leggermente in dentro i bordi e ho cucito dritto contro dritto con piccoli punti di filo bianco. Da alcuni scampoli di stoffa in tinta con la fettuccia ho ritagliato i fiori e, in tessuto contrastante, i cerchi. Ho applicato i fiori in modo da coprire la cucitura dell'anello, facendo una doppia cucitura irregolare in nero sul contorno del fiore e poi, con la stessa tecnica, ho applicato il cerchio centrale.

sabato 2 giugno 2012

Fiocchi di nascita puntata 3

Ecco l'ultimo fiocco che ho realizzato:


Ho preso spunto da una realizzazione in pasta al sale... ma poi ho scelto di usare tutt'altro materiale. Ho ritagliato le testate del lettino nel compensato con il seghetto da traforo, ho leggermente inciso i cuori con il Dremel e li ho colorati con l'acrilico azzurro. Il cuscino è cucito in cotone bianco, leggermente imbottito e bordato con trina bianca, la stessa che ho usato per il lenzuolo, che è solo una piccola striscia di cotone applicata sulla copertina fatta in feltro azzurro. La testa dell'orsetto è in pile marrone, a cui ho applicato orecchie e muso in feltro; occhi, naso e bocca sono ricamati. Per la testa del bambino ho usato maglina rosa, sulla quale ho ricamato i capelli, gli e la bocca; per le guance ho usato una ditata di fard.
Per l'assemblaggio ho usato un cartoncino telato su cui ho incollato, a partire dalla testata, tutti gli altri pezzi. Ho rifinito il bordo del cartoncino con un bordo di feltro azzurro con dei cuoricini di stoffa blu incollati negli angoli. Quindi ho inserito il tutto in una cornice blu alla quale ho tolto il vetro!

martedì 29 maggio 2012

Il vecchio pile

Ecco qua un set di accessori per gatti freddolosi ricavato da un vecchio pile marrone:


Ho fatto una copertina, un gioco ripieno di erba gatta e un "vestitino" per la borsa dell'acqua calda (che forse userò più io di micio...). Ecco qua come ho realizzato il tutto:


Prima di tutto ho scucito tutto il pile per separare i pezzi, poi ho ritagliato la manica per ottenere un cilindro, ho tagliato dal dietro gli scavi delle maniche e del collo per ottenere un rettangolo. Ho fatto lo stesso anche sul davanti, dal quale ho scucito anche il colletto, che ho accorciato per farlo a misura del collo della borsa dell'acqua calda.
Per la coperta ho semplicemente rifinito i bordi con una fettuccia azzurra da 2 cm, che ho piegato a metà e cucito davanti e dietro lungo il bordo.
Per il serpente ho ricucito la manica per ottenere un cilindro, ho cucito un'estremità con una filza, poi ho fatto ad intervalli regolari altre filze, che ho chiuso via via dopo aver inserito delle palline di erba gatta come imbottitura. Ho chiuso l'altra estremità e poi ho applicato la lingua e gli occhi in feltro.
Per il "vestitino" ho ricucito il collo alla cerniera e al davanti, poi ho piegato in due il pezzo di pile nel senso della lunghezza e ho cucito dritto contro dritto i due lati, smussando gli angoli; quindi ho finito di ricucire il collo sul dietro e ho guarnito con la fettuccia azzurra cucita in doppio.
Poi, sulla coperta e la borsa, ho applicato due gattini in feltro, con il musino ricamato!