domenica 29 marzo 2015

Da guarnizioni a bijoux

I miei colleghi di lavoro, in particolare il reparto elettronico, mi conoscono bene come quella che fruga nei cestini dell'immondizia della ditta alla ricerca di materiale da riciclare: bobine di cartone vuote per avvolgerci i miei nastri, scatoline e tutto ciò che mi stuzzica la fantasia. Fra le cose per me più affascinanti ci sono le guarnizioni che si usano nelle nostre macchine e nelle celle per i test: sono degli anelli neri di varie dimensioni che si prestano a tantissime idee. Ovviamente io ho preso quelle usate che via via venivano sostituite perchè sono piuttosto costose, per cui prima dell'uso sono state 
sottoposte ad un accurato lavaggio, e alcune sono anche leggermente rovinate, ma ne ho a sufficienza per fare qualche esperimento di riciclo.
Il primo è stato una collana fatta alternando anelli di due diverse misure, collegati tra loro da anellini di metalli color argento. La collana è abbastanza lunga, e costruirla è stato tecnicamente facile ma un po' lungo, perchè gli anellini di metallo vanno tutti aperti con le pinzette e poi richiusi dopo averli incastrati gli uni negli altri e nelle guarnizioni. Alla fine tra decidere come fare la collana, tirare fuori il materiale e completare il progetto ci sono volute circa due ore e mezzo, ma alla fine sono avanzati giusto il tempo e un paio di anelli per aggiungere un paio di orecchini. All'anello centrale della collana e agli orecchini ho aggiunto anche un micro ciondolo fatto con una perlina viola infilata in un chiodino a T.


Adesso che ho finito tutte le guarnizioni piccole ho già qualche idea per usare quelle grandi! E non solo... tra poco prenderanno forma anche altri bijoux con un materiale di riciclo diverso!

sabato 21 marzo 2015

Casa Ignoli Little Garden: Primavera a Casa Ignoli


E' da un po' di tempo che non posto più niente a proposito di verde, e il motivo è che durante la nostra lontananza da Casa Ignoli le piante sono state più o meno abbandonate a se stesse nel giardino dell'ex Fancyhollow dove eravamo ospiti... Fortunatamente tutte le piante sono più o meno sopravvissute anche se hanno nutrito bruchi e lumache e hanno patito un po' il freddo, ma ora che sono tornate nella loro veranda posso cominciare ad occuparmi di nuovo di loro!
A partire dalla povera Phalaenopsis che è ridotta in condizioni non troppo buone (mi vergogno quasi a farvela vedere!), e di cui mia mamma cerca di farmi liberare proprio a causa delle sue penose condizioni estetiche. In realtà questa pianta è con me da qualche anno e ne ha passate di tutti i colori, compresa la marcescenza di tutte le radici. Seguendo le istruzioni che ho trovato nel libro di Pozzi citato in bibliografia sono riuscita a salvarla, e adesso, nonostante sia tutta smangiucchiata e abbia passato l'inverno all'aperto è piena di nuove radici: un tale attaccamento alla vita deve essere indubbiamente premiato, anche se prima di avere di nuovo una pianta sana e magari fiorita passeranno anni! 


Intanto mi rifaccio gli occhi con la nuova magnifica pianta che ho ricevuto in dono per il mio compleanno, 


che fa pendant con un altro regalo che arricchisce la mia collezione di piante al momento un po' ristretta...


  Anche la mia begonia maculata nata da talee di una magnifica pianta di mamma, e della quale andavo molto fiera, ha un po' sofferto, ma con i rami ormai rimasti spogli abbiamo fatto talee che hanno radicato, e sono quasi pronte per essere trapiantate in terra.


E per salutare la primavera ormai prossima sono fioriti anche i narcisi selvatici prelevati dal giardino in campagna!


Prossimo obbiettivo sarà la risistemazione dell'orto verticale!


mercoledì 18 marzo 2015

Cats Chronicles: Nanne strane 7


Non so se anche a voi la primavera imminente fa o stesso effetto, ma per quanto riguarda me si registra un picco di sonno: a differenza di altri animali io sarei pronta adesso per il letargo! Perciò mi è venuto in mente che da qualche tempo non ho postato niente nella rubrica "Nanne strane"...
Già in occasione di altri post sulle nanne strane avevo fatto notare come i gatti amino dormire in posti "confinati": minore è lo spazio disponibile e maggiore sembra essere in comfort!. Altra variante, sempre tipica dei gatti del nostro giardino, è quella dello "spazio delimitato dai tubi dell'acqua"... che
Palla riesce a declinare in tutte le possibili varianti...


Nel secondo caso in effetti sono propensa a credere che la presenza del tubo dell'irrigazione sia casuale, mentre il tentativo di Palla sia stato più che altro quello di trovare refrigerio spalmandosi il più possibile sul fresco muro di pietra!




domenica 8 marzo 2015

Cuscini... felini!

L'anno scorso, in uno dei miei rari momenti di romanticismo, mi sono presentata a casa il 14 Febbraio con un regalino di San Valentino: un cuscino a forma di cuore con un gattino. Quando l'ho visto in un negozio non ho saputo resistere, e così l'ho preso... Siccome il cuscino è piccolo ho pensato che sarebbe stato bene in compagnia con altri cuscini a tema felino, così ho approfittato per riciclare due cose da cui non riuscivo proprio a separarmi: una toppa con il manifesto della Tournèe du Chat Noir scucita da una borsa di jeans devastata dal troppo uso, e una maglietta della Feira da Ladra, ossia il mercato delle pulci di Lisbona. La maglia è un ricordo del primo viaggio in Portogallo con l'altra metà di Casa Ignoli, e mi rifiutavo di buttarla via anche se ormai era un paio di misure troppo piccola! Così dopo aver delimitato l'area del disegno con degli spilli ho girato la maglia sul rovescio, ho imbastito un quadrato che contenesse il disegno e ho ritagliato la maglietta a circa un centimetro dall'imbastitura: a qual punto è bastato cucire a macchina, rivoltare sul dritto e inserire l'imbottitura.
Per l'altro cuscino ho cucito la toppa su un rettangolo di stoffa bordeaux, che poi ho cucito dritto contro dritto su un'altro rettangolo della stessa stoffa.
Ed ecco qua il tris di cuscini felini!