lunedì 15 febbraio 2016

Una scatolina... bruciacchiata!

Come avrete capito ultimamente mi è presa una bella fittonata per la pirografia, e ho deciso di passare dai semplici portachiavi a qualcosa di più ambizioso. Ecco quindi presentarsi l'occasione perfetta: il compleanno di un'amica! Mi sono procurata una scatolina di legno e me la sono rigirata tra le mani per un giorno intero, consultando nel frattempo il mio libro mastro della pirografia in cerca di ispirazione. Mentre decidevo il da farsi ho cominciato intanto a ricoprire l'interno della scatola con della stoffa da tappezzeria, tagliata a misura e incollata con la colla vinilica.



Alla fine ho deciso come decorare la scatola: la parte inferiore scurita su tutti i lati, sul coperchio un riquadro interno decorato con dei fiori stilizzati. Prima di passare all'opera ho tracciato tutti i bordi con lapis e righello, poi ho disegnato a mano libera i fiori sul coperchio. 
Seguendo le istruzioni del libro ho prima ripassato col pirografo tutti i bordi con la punta universale, 


poi sono passata alle ombreggiature con la punta dedicata. E... orrore! La scatola è di pino e la stagionatura del legno varia tra i vari pezzi assemblati, quindi in alcune zone come il coperchio nessun problema, ma su alcuni fianchi appena ho appoggiato la punta ha cominciato a trasudare un fiume di resina, con a) produzione di copiose quantità di fumo, b) incatramazione completa della punta, c) necessità di ripassare plurime volte per ottenere un effetto uniforme!


 Alla fine in qualche modo sono riuscita a portare a termine il lavoro (a finestre spalancate!) e a colorare i fiori sul coperchio con le matite acquarellabili come descritto nel post precedente.
Ho poi rifinito come di consueto con la cera d'api.

Come secondo tentativo non mi lamento, alla fine è abbastanza presentabile da poterne fare un gradito (spero) omaggio ad una persona che, anche se non usa questa tecnica, è pratica del fai da te e ne conosce le difficoltà. Detto questo, il disegno non è precisissimo anche a causa della presenza della resina che fa deviare un po' la punta. Comunque, tutt'altro che scoraggiata, continuerò a giocare col mio pirografo!

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